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Voglio tornare a casa - Lord Aurelio La Torre
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Voglio tornare a casa - Lord Aurelio La Torre
La notte dopo la fuga dalle Ombre, sulla via del ritorno verso Porta del Nord
Il Gruppo d'Intervento si era accampato, dopo che tutti si erano riuniti dopo la precipitosa fuga.
Vari falò erano stati accesi, mentre sentinelle sorvegliavano i dintorni.
Un brusìo di basse voci attorniava il campo. Da tristi risate, a canti funebri per celebrare i morti che solo ora ci si rendeva conto non sarebbero più tornati.
Vicino al resto dei Legionari del Patto, in un piccolo falò, un uomo biondo, ben vestito, bruciava tra le fiamme dei fogli mentre veniva tenuto con discrezione sotto controllo.
Uno gnomo, seduto vicino a lui ma non troppo, osservava in silenzio, con un'espressione triste e rassegnata sul volto, riempiendogli il calice di vino ogni volta che questi lo svuotava.
Con un foglio in mano e voce bassa, ma non abbastanza da non essere sentita nelle vicinanze, Aurelio parla al suo buon servitore "Piff. Sai cos'è questo?"
Per qualche secondo lo gnomo sta in silenzio, poi, per la terza volta durante questa notte, dopo che anche loro si erano risvegliati dopo aver fatto incubi troppo reali e rivelatori, Piff rispose "Il vostro Giuramento, Lord Aurelio. Il Giuramento che avete scritto per convincere la gente a difendere il Ducato".
Una risata amara, un misto di pianto e dolore, mentre il Nobile senza terre, ne legge un pezzo:
"Di considerare i suoi membri, indipendentemente dall'organizzazione di appartenenza, mie compagni..." per poi gettarlo nel fuoco.
"No Piff. No, sciocco di uno gnomo.
Si tratta di una pira funebre. Una pira funebre per le persone oneste che vogliono le mie stesse cose, ma muoiono, come Nuyu.." un foglio và nelle fiamme..
"Per coloro che voglio un Ducato unito, ma muoiono come Rufio e Haos.." un altro foglio brucia.
"Per I Nobili, che vengono assassinati dai loro compagni, come Dieter" mentre un foglio accartocciato viene lanciato nel fuoco, che si rinvigorisce.
"Per le organizzazioni che vogliono rimanere chiuse, coi loro segreti e affari, e non avere a che fare con gli altri, mai, dato a loro importa solo di se stesse, del loro Potere senza diffondere conoscenza, di versare Sangue senza unire lo spirito con altri, e non del Ducato!" col tono di voce che si alza, una manciata di fogli brucia.
"Per chi inganna, per la fede amministrata da chi non crede ha traditori tra i suoi, per chi vuole saccheggiare e non proteggere." mentre lo gnomo si ritrae dalle fiamme, alimentate brevemente dalla carta.
"Per i traditori. Per coloro di cui ti fidi, e che si approfittano di te, prendendoti le mappe, i libri, il tempo, e vendendosi al nemico.."
Dopo un minuto di silenzio, con entrambe le figure ferme, e i compagni del patto vicino che controllavano la coppia, la voce di Piff provò ad incoraggiare di nuovo l'uomo i cui capelli risplendevano al fuoco "Ma i vostri ideali? Il volere il Ducato più unito che mai?"
Aurelio svuotò la coppa con un sorso, e gettò un altro foglio, l'ultimo, nel fuoco "Vero. E per l'idealismo. Il mio è morto, Piff. Gli idealisti muoiono, e anche le persone buone. E del Ducato, non importa veramente a nessuno.
Ora dammi altro vino... che voglio tornare a casa"
Il Gruppo d'Intervento si era accampato, dopo che tutti si erano riuniti dopo la precipitosa fuga.
Vari falò erano stati accesi, mentre sentinelle sorvegliavano i dintorni.
Un brusìo di basse voci attorniava il campo. Da tristi risate, a canti funebri per celebrare i morti che solo ora ci si rendeva conto non sarebbero più tornati.
Vicino al resto dei Legionari del Patto, in un piccolo falò, un uomo biondo, ben vestito, bruciava tra le fiamme dei fogli mentre veniva tenuto con discrezione sotto controllo.
Uno gnomo, seduto vicino a lui ma non troppo, osservava in silenzio, con un'espressione triste e rassegnata sul volto, riempiendogli il calice di vino ogni volta che questi lo svuotava.
Con un foglio in mano e voce bassa, ma non abbastanza da non essere sentita nelle vicinanze, Aurelio parla al suo buon servitore "Piff. Sai cos'è questo?"
Per qualche secondo lo gnomo sta in silenzio, poi, per la terza volta durante questa notte, dopo che anche loro si erano risvegliati dopo aver fatto incubi troppo reali e rivelatori, Piff rispose "Il vostro Giuramento, Lord Aurelio. Il Giuramento che avete scritto per convincere la gente a difendere il Ducato".
Una risata amara, un misto di pianto e dolore, mentre il Nobile senza terre, ne legge un pezzo:
"Di considerare i suoi membri, indipendentemente dall'organizzazione di appartenenza, mie compagni..." per poi gettarlo nel fuoco.
"No Piff. No, sciocco di uno gnomo.
Si tratta di una pira funebre. Una pira funebre per le persone oneste che vogliono le mie stesse cose, ma muoiono, come Nuyu.." un foglio và nelle fiamme..
"Per coloro che voglio un Ducato unito, ma muoiono come Rufio e Haos.." un altro foglio brucia.
"Per I Nobili, che vengono assassinati dai loro compagni, come Dieter" mentre un foglio accartocciato viene lanciato nel fuoco, che si rinvigorisce.
"Per le organizzazioni che vogliono rimanere chiuse, coi loro segreti e affari, e non avere a che fare con gli altri, mai, dato a loro importa solo di se stesse, del loro Potere senza diffondere conoscenza, di versare Sangue senza unire lo spirito con altri, e non del Ducato!" col tono di voce che si alza, una manciata di fogli brucia.
"Per chi inganna, per la fede amministrata da chi non crede ha traditori tra i suoi, per chi vuole saccheggiare e non proteggere." mentre lo gnomo si ritrae dalle fiamme, alimentate brevemente dalla carta.
"Per i traditori. Per coloro di cui ti fidi, e che si approfittano di te, prendendoti le mappe, i libri, il tempo, e vendendosi al nemico.."
Dopo un minuto di silenzio, con entrambe le figure ferme, e i compagni del patto vicino che controllavano la coppia, la voce di Piff provò ad incoraggiare di nuovo l'uomo i cui capelli risplendevano al fuoco "Ma i vostri ideali? Il volere il Ducato più unito che mai?"
Aurelio svuotò la coppa con un sorso, e gettò un altro foglio, l'ultimo, nel fuoco "Vero. E per l'idealismo. Il mio è morto, Piff. Gli idealisti muoiono, e anche le persone buone. E del Ducato, non importa veramente a nessuno.
Ora dammi altro vino... che voglio tornare a casa"
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Data d'iscrizione : 11.02.14
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