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DICERIE - Gelido Ardore
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DICERIE - Gelido Ardore
6 Dicembre 1316, Nei territori vicini al villaggio di Oleth
Una carovana procedeva sicura sulla strada per Bhaile. Il Mercante alla sua guida fischiettava, felice di essere infine sulla via di casa. Ad un tratto dovette frenare di colpo, il passo bloccato da una fortificazione eretta di recente.
Sentendo avvicinarsi la carovana, il Soldato uscì dalla guardiola, squadrò il primo carro e si preparò alla solita discussione. Quei maledetti selvaggi non mancavano mai di lamentarsi. E così protestavano ogni volta, fino a quando, notando il sigillo della casata Hierko sui suoi documenti ed i compagni in armatura poco distante, non chinavano il capo, cedendo.
E gli uomini de l’Occhio e la Spada sorridevano e si preparavano alla festa.
10 Dicembre 1316, Villaggio di Oleth
Alcuni popolani ascoltavano, nascosti, le urla che provenivano dalla casa del medico del villaggio, in cui d’improvviso erano si erano introdotte figure ammantate. Solo il tagliaboschi, marito del medico, ebbe il coraggio di seguirli all’interno, l’ascia in mano.
"Chi siete? Cosa volete? Cosa le state facendo? "
Ignorandolo, uno dei figuri sollevò qualcosa di luccicante, osservando con interesse
"Vedete? L'avevo detto che bastava ricercare fra i malati della zona. L'ha prodotta qualcuno del gruppo di intervento."
“Rispondetemi, banditi!”
Una voce sibilante quanto quella di un serpente, si fece sentire subito dopo
"Una semplice boccetta, nulla di più, per rovinare tutto questo lavoro. Pensa a quella donna. Io mi occupo di costui. Lurido essere, l’hai comprata, così dici? Chi allora? Chi l’ha creata?"
Dopo pochi attimi, delle grida strazianti giunsero alle orecchie di coloro che si trovavano all’esterno
"Un medico! Non lo so, il ragazzo ha detto che non aveva tanti capelli, aveva un nasone!"
E poi più nulla.
3 Gennaio 1317, le bacheche delle principali Città del Ducato
Due messaggi appaiono sulle bacheche in ogni dove, recanti i sigilli delle Casate Nordrake, Ronuà, Stein e Flambèr, nonché quello dell’Ordine della Catena d’Argento. Entrambi i testi sono brevi e semplici:
“Sia noto ai Cittadini tutti che, con la Benedizione del Nobile Faust Nordrake, viene concessa da oggi innanzi ad ogni Capocasata di una Famiglia Nobile, avente terre e domini, la possibilità di enunciare speciali proclami e comandi, validi all’interno del proprio territorio.
Tali proclami avranno valenza di Legge, pur non potendo contraddire le Leggi Ducali, e l’Ordine della Catena d’Argento nonché gli Ordini fedeli alla Famiglia Nobile avranno Diritto e Dovere di assicurarne il rispetto.
Lode al Ducato!
Lode ai Marchesi!
Lode alla Famiglia Nordrake!”
“Sia noto ai Cittadini tutti che, da oggi, macchiarsi di aggressione ai danni di un membro dell’Ordine della Catena d’Argento equivale ad attaccare il Ducato ed i Nobili tutti, e verrà quindi considerato Alto Tradimento. Inoltre ogni ingiuria fisica portata ai danni di un membro dell’Ordine, che travalichi l'immobilizzazione, sarà condannata come tentativo di assassinio."
5 Gennaio 1317, Punta del Drago, Sala del Consiglio
Tharok Gamil, il nuovo Sommo Sapiente della Congrega della Fiamma Eterna, ancora portava fasciature sull’intero volto, tanto era il danno che il Rituale per legarsi alla Fiamma gli aveva provocato. Era la sua prima seduta al Consiglio Ducale, e dall’espressione sulla sua faccia si intuiva perfettamente che era un onore che non aveva mai desiderato. Sospirò, alzandosi per prendere la parola.
"Avrete sicuramente sentito le voci, ma sarò io a confermarle per voi. Si, Raegor Hydor è… Tornato."
Lungo l’intero tavolo gli occhi si fissarono su di lui.
“Volete forse dire che è tornato in vita?”
“Beh, non proprio…”
Zaagh Senzaspirito e Lord Rubens Lux Victori si alzarono contemporaneamente.
“Cos’è, un Non Morto? Uno spettro?”
“Non… No. Ma non sappiamo dire con certezza cos’è… Sicuramente è più simile ad una Creatura Arcana, ma..”
Tharok incespicò all’improvviso, barcollando in avanti e reggendosi al tavolo pur di restare in piedi, mentre una figura di un bianco quasi abbagliante apparse dal nulla dietro di lui, tra le esclamazioni di stupore degli altri. Le mani di tutti volarono immediatamente alle armi, ma la figura alzò le braccia, camminando fino al centro del tavolo, attraversandolo quasi non fosse realmente lì.
"Beh piantatela di guardarmi come se fossi un fantasma! Sono io e sono tornato, tanto basta!”
Sbottò irato il Sommo Raegor, gli occhi che dardeggiavano per la stanza.
"Dobbiamo decidere se volete ME o LUI in rappresentanza della Congrega. E vorrei togliermi questo problema alla svelta se non vi dispiace, abbiamo discorsi più importanti da fare."
“Raegor. Se sei veramente tu… Ti aspetti veramente che questa… Questa cosa venga accettata come se nulla fosse?”
12 Gennaio 1317, La Fonderia
"Hai sentito? Dicono che un orco sia passato per il mercato stamane, chiedendo delle sue navi!"
"Cioè vuole che costruiamo una flotta per lui? Chi è? Può pagarla?"
"No, no! Dice che sta cercando una flotta scomparsa.."
"E come fa a perdersi una flotta? Va bene essere orchi ma qui siamo sul ridicolo."
"Sai qual è la cosa più sconcertante? Pare fosse un Florjark. Le guardie lo hanno circondato e sbattuto fuori a calci."
18 Gennaio 1317, Dùthaich, Maniero Hierko
La cesta era splendida ed i fiori che la incorniciavano erano rimasti rigogliosi nonostante il viaggio, segno che il messaggero ha avuto particolare cura o è stato ben pagato.
L’elfo bussò al pesante portone e venne accolto da un Orco imponente, a cui subito porse il dono.
"Ho un presente per il Nobile Capocasata Alsvidhr Hierko, con gli auguri della Chiesa della Sacra Mano. Balsami Taumaturgici e Reliquie preziose."
L'orco squadrò la cesta senza dire una parola, per poi prenderla con cautela e passarla ad un altro servitore. Fece un cenno al messaggero, invitandolo ad entrare e chiudendo la porta dietro di loro.
16 Febbraio 1317, Torhan, La Cittadella
Il Comandante Kainen Lamabianca era furente, ed in quell’istante il soggetto delle sue ire stava implorando silenziosamente la Triade, non desiderando altro che diventare tutt'uno con il pavimento.
"SPARITO! Come sarebbe a dire sparito? Dovrei bruciarvi tutti per Alto Tradimento!"
L'attendente, visibilmente terrorizzato, cercava di reggere il suo sguardo mentre rispondeva alle domande.
"E'... E' uscito… Stamattina con la sua guardia personale, signore. Ed è letteralmente svanito nel nulla. Non riusciamo a rintracciarlo in nessun modo. Abbiamo già setacciato l’intera Torhan, ma.."
Deglutì. I minuti di silenzio che seguirono furono i più lunghi della vita dell'Attendente, ed infine Kainen si alzò dalla sua scrivania. Poggiò le mani tremanti d’ira sulla finestra, la voce ferma e glaciale.
"Dirama un comunicato, immediatamente. Io, Kainen Lamabianca, Comandante dell’Ordine della Catena d’Argento, Gastaldo dei Nordake, in seguito alla scomparsa del Nobile Faust Nordrake, pongo L’INTERO DUCATO sotto Legge Marziale! Che vengano chiuse le frontiere. Che nulla e nessuno lasci il Ducato fino al ritrovamento suo e dei suoi rapitori! Che ogni singolo milite setacci ogni dove!"
L’attendente si irrigidì.
“Si Signore.”
“E richiama il Boia dalla sua missione. Che l’intero Ordine si mobiliti immediatamente!”
Una carovana procedeva sicura sulla strada per Bhaile. Il Mercante alla sua guida fischiettava, felice di essere infine sulla via di casa. Ad un tratto dovette frenare di colpo, il passo bloccato da una fortificazione eretta di recente.
Sentendo avvicinarsi la carovana, il Soldato uscì dalla guardiola, squadrò il primo carro e si preparò alla solita discussione. Quei maledetti selvaggi non mancavano mai di lamentarsi. E così protestavano ogni volta, fino a quando, notando il sigillo della casata Hierko sui suoi documenti ed i compagni in armatura poco distante, non chinavano il capo, cedendo.
E gli uomini de l’Occhio e la Spada sorridevano e si preparavano alla festa.
10 Dicembre 1316, Villaggio di Oleth
Alcuni popolani ascoltavano, nascosti, le urla che provenivano dalla casa del medico del villaggio, in cui d’improvviso erano si erano introdotte figure ammantate. Solo il tagliaboschi, marito del medico, ebbe il coraggio di seguirli all’interno, l’ascia in mano.
"Chi siete? Cosa volete? Cosa le state facendo? "
Ignorandolo, uno dei figuri sollevò qualcosa di luccicante, osservando con interesse
"Vedete? L'avevo detto che bastava ricercare fra i malati della zona. L'ha prodotta qualcuno del gruppo di intervento."
“Rispondetemi, banditi!”
Una voce sibilante quanto quella di un serpente, si fece sentire subito dopo
"Una semplice boccetta, nulla di più, per rovinare tutto questo lavoro. Pensa a quella donna. Io mi occupo di costui. Lurido essere, l’hai comprata, così dici? Chi allora? Chi l’ha creata?"
Dopo pochi attimi, delle grida strazianti giunsero alle orecchie di coloro che si trovavano all’esterno
"Un medico! Non lo so, il ragazzo ha detto che non aveva tanti capelli, aveva un nasone!"
E poi più nulla.
3 Gennaio 1317, le bacheche delle principali Città del Ducato
Due messaggi appaiono sulle bacheche in ogni dove, recanti i sigilli delle Casate Nordrake, Ronuà, Stein e Flambèr, nonché quello dell’Ordine della Catena d’Argento. Entrambi i testi sono brevi e semplici:
“Sia noto ai Cittadini tutti che, con la Benedizione del Nobile Faust Nordrake, viene concessa da oggi innanzi ad ogni Capocasata di una Famiglia Nobile, avente terre e domini, la possibilità di enunciare speciali proclami e comandi, validi all’interno del proprio territorio.
Tali proclami avranno valenza di Legge, pur non potendo contraddire le Leggi Ducali, e l’Ordine della Catena d’Argento nonché gli Ordini fedeli alla Famiglia Nobile avranno Diritto e Dovere di assicurarne il rispetto.
Lode al Ducato!
Lode ai Marchesi!
Lode alla Famiglia Nordrake!”
“Sia noto ai Cittadini tutti che, da oggi, macchiarsi di aggressione ai danni di un membro dell’Ordine della Catena d’Argento equivale ad attaccare il Ducato ed i Nobili tutti, e verrà quindi considerato Alto Tradimento. Inoltre ogni ingiuria fisica portata ai danni di un membro dell’Ordine, che travalichi l'immobilizzazione, sarà condannata come tentativo di assassinio."
5 Gennaio 1317, Punta del Drago, Sala del Consiglio
Tharok Gamil, il nuovo Sommo Sapiente della Congrega della Fiamma Eterna, ancora portava fasciature sull’intero volto, tanto era il danno che il Rituale per legarsi alla Fiamma gli aveva provocato. Era la sua prima seduta al Consiglio Ducale, e dall’espressione sulla sua faccia si intuiva perfettamente che era un onore che non aveva mai desiderato. Sospirò, alzandosi per prendere la parola.
"Avrete sicuramente sentito le voci, ma sarò io a confermarle per voi. Si, Raegor Hydor è… Tornato."
Lungo l’intero tavolo gli occhi si fissarono su di lui.
“Volete forse dire che è tornato in vita?”
“Beh, non proprio…”
Zaagh Senzaspirito e Lord Rubens Lux Victori si alzarono contemporaneamente.
“Cos’è, un Non Morto? Uno spettro?”
“Non… No. Ma non sappiamo dire con certezza cos’è… Sicuramente è più simile ad una Creatura Arcana, ma..”
Tharok incespicò all’improvviso, barcollando in avanti e reggendosi al tavolo pur di restare in piedi, mentre una figura di un bianco quasi abbagliante apparse dal nulla dietro di lui, tra le esclamazioni di stupore degli altri. Le mani di tutti volarono immediatamente alle armi, ma la figura alzò le braccia, camminando fino al centro del tavolo, attraversandolo quasi non fosse realmente lì.
"Beh piantatela di guardarmi come se fossi un fantasma! Sono io e sono tornato, tanto basta!”
Sbottò irato il Sommo Raegor, gli occhi che dardeggiavano per la stanza.
"Dobbiamo decidere se volete ME o LUI in rappresentanza della Congrega. E vorrei togliermi questo problema alla svelta se non vi dispiace, abbiamo discorsi più importanti da fare."
“Raegor. Se sei veramente tu… Ti aspetti veramente che questa… Questa cosa venga accettata come se nulla fosse?”
12 Gennaio 1317, La Fonderia
"Hai sentito? Dicono che un orco sia passato per il mercato stamane, chiedendo delle sue navi!"
"Cioè vuole che costruiamo una flotta per lui? Chi è? Può pagarla?"
"No, no! Dice che sta cercando una flotta scomparsa.."
"E come fa a perdersi una flotta? Va bene essere orchi ma qui siamo sul ridicolo."
"Sai qual è la cosa più sconcertante? Pare fosse un Florjark. Le guardie lo hanno circondato e sbattuto fuori a calci."
18 Gennaio 1317, Dùthaich, Maniero Hierko
La cesta era splendida ed i fiori che la incorniciavano erano rimasti rigogliosi nonostante il viaggio, segno che il messaggero ha avuto particolare cura o è stato ben pagato.
L’elfo bussò al pesante portone e venne accolto da un Orco imponente, a cui subito porse il dono.
"Ho un presente per il Nobile Capocasata Alsvidhr Hierko, con gli auguri della Chiesa della Sacra Mano. Balsami Taumaturgici e Reliquie preziose."
L'orco squadrò la cesta senza dire una parola, per poi prenderla con cautela e passarla ad un altro servitore. Fece un cenno al messaggero, invitandolo ad entrare e chiudendo la porta dietro di loro.
16 Febbraio 1317, Torhan, La Cittadella
Il Comandante Kainen Lamabianca era furente, ed in quell’istante il soggetto delle sue ire stava implorando silenziosamente la Triade, non desiderando altro che diventare tutt'uno con il pavimento.
"SPARITO! Come sarebbe a dire sparito? Dovrei bruciarvi tutti per Alto Tradimento!"
L'attendente, visibilmente terrorizzato, cercava di reggere il suo sguardo mentre rispondeva alle domande.
"E'... E' uscito… Stamattina con la sua guardia personale, signore. Ed è letteralmente svanito nel nulla. Non riusciamo a rintracciarlo in nessun modo. Abbiamo già setacciato l’intera Torhan, ma.."
Deglutì. I minuti di silenzio che seguirono furono i più lunghi della vita dell'Attendente, ed infine Kainen si alzò dalla sua scrivania. Poggiò le mani tremanti d’ira sulla finestra, la voce ferma e glaciale.
"Dirama un comunicato, immediatamente. Io, Kainen Lamabianca, Comandante dell’Ordine della Catena d’Argento, Gastaldo dei Nordake, in seguito alla scomparsa del Nobile Faust Nordrake, pongo L’INTERO DUCATO sotto Legge Marziale! Che vengano chiuse le frontiere. Che nulla e nessuno lasci il Ducato fino al ritrovamento suo e dei suoi rapitori! Che ogni singolo milite setacci ogni dove!"
L’attendente si irrigidì.
“Si Signore.”
“E richiama il Boia dalla sua missione. Che l’intero Ordine si mobiliti immediatamente!”
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Re: DICERIE - Gelido Ardore
19 Febbraio 1317, Barge
Dalla scomparsa del Nobile Faust Nordrake, l’intero Ducato era in fermento. I Marchesi avevano immediatamente mobilitato i loro Ordini Cavallereschi, mentre le Organizzazioni avevano messo al lavoro i loro agenti migliori. L’Ordine della Catena d’Argento, su tutti, non aveva perso tempo ed i suoi Cavalieri imperversavano in ogni dove, interrogando e cercando come un violento turbine. Tra tutte le città, Barge era quella che aveva reagito peggio all’imposizione della Legge Marziale, in maniera più violenta anche della Fonderia, che si era vista bloccare completamente il proprio commercio marittimo. Focolai e proteste erano spuntati come funghi a complicare il lavoro di ricerca, e tutti erano sicuri che atti vandalici sarebbero seguiti. Ma la presenza dell’Ordine sembrava mantenere le proteste a livello verbale per ora, nonostante fosse chiaro che sarebbe bastato poco, molto poco, a scatenare qualcosa di terribile.
18 febbraio 1317, Pinnacolo dell’Essenza
I pochi Congregati che si erano fatti abbastanza coraggio da origliare riuscivano a sentire poco o nulla. Qualunque cosa il Padre dei Lupi stesse comunicando al Sommo Raegor ed al Sommo Tharok era riservata a coloro che si trovavano nello studio in quel momento. D’un tratto la porta si spalancò e Sigfried uscì, reggendosi a fatica sulle gambe malferme.
“Orso! Recupera mia figlia. Ce ne andiamo.”
L’Orco Tribale corse verso la porta dal fondo del corridoio, mentre i due Sommi uscivano al seguito di Sigfried.
“Padre! Non la trovo più!”
“…Come?”
“Ecco, siamo andati a parlare con il tizio d'acqua, poi con quello di terra e poi ha detto che voleva fare ancora una domanda al mago d'acqua e non è più tornata. Ho provato a cercarla ma il suo odore si perde nelle scale di questa torre.”
“Orso, spero per te che si tratti di uno scherzo o...”
“Perdonami Sigfried.”
19 Febbraio 1317, Bacheche delle principali Città
Un messaggio viene apposto sulle bacheche, recante i sigilli del casato Nordrake, del casato Cassandra, del casato Ghim e del casato Lux Victori.
"Sia noto ai cittadini tutti,
che per meglio aiutare il rifiorire delle roccaforti di Iora e Stalia e dei villaggi di Neera e Bronia, distrutti e decimati mesi orsono per mani ignote di traditori del Ducato,
sarà prevista una ricompensa per chiunque Lavori per sostenere la loro ricostruzione durante i prossimi mesi, con intento e metodo duraturo ed umile.
La ricompensa verrà elargita alla dichiarata fioritura dei commerci dei luoghi.
Lode al Ducato!"
20 Febbraio 1317, Pinnacolo dell’Essenza
Da settimane nelle strade si sentivano sempre le stesse esclamazioni ed invocazioni:
"VIVA LEX!"
"VIVA L’ORTODOSSIA!"
Due umani borbottano e confabulano ad un angolo della strada, indicando un gruppetto di esaltati poco distante.
"Dicono che sia stato fatto un Rito Lexita sul cadavere del Sommo Raegor e che egli sia subito risorto! Si dice sia stato un miracolo dell'Argenteo! "
"Eh dai, sono le solite storie che raccontano quelli là!"
"Però è tornato davvero! E per ringraziarli, la famiglia Jerfer Lar ha donato loro delle terre!"
23 Febbraio 1317, Raaka
“Padre, che notizie portate dalla Congrega?”
“Non ripongo più alcuna fiducia in loro.”
“Cosa volete dire?”
Orso fermò l’elfo bendato, lasciando che Sigfried sparisse nella sua tenda prima di rispondere al posto del Padre dei Lupi.
“Non ora. Hati è sparita.”
“Cosa? Come? Quando?”
“Mentre eravamo al Pinnacolo. I Ritualisti della Congrega hanno provato un Rituale di tracciamento, ma senza successo. Sostengono sia schermata alla loro vista, in qualche modo.”
“Ci possiamo fidare?”
“…Vorrei poterti dare una risposta.”
23 Febbraio 1317, La Frontiera
Il punto di ritrovo per le forze degli Ordini Cavallereschi era stato designato. Ben presto il Dardo di Cobalto della famiglia Ronuà, il Bianco Riverbero della famiglia Cassandra e la Falange Ardente della famiglia Flambèr si sarebbero riuniti, formando un’unica forza agli ordini del Generale Massimo Drako Ghim, eletto tale dai Marchesi. L’obiettivo uno ed uno soltanto. Salvare Faust Nordrake e distruggere chiunque si fosse posto tra loro ed il Nobile Rampollo.
La destinazione era stata più e più volte accertata. Non c’erano ormai dubbi.
Le terre a sud ovest, oltre i confini del Ducato. Le terre che al tempo della guerra di conquista appartenevano alla Famiglia Yer. Le terre della Frusta Rossa.
Dalla scomparsa del Nobile Faust Nordrake, l’intero Ducato era in fermento. I Marchesi avevano immediatamente mobilitato i loro Ordini Cavallereschi, mentre le Organizzazioni avevano messo al lavoro i loro agenti migliori. L’Ordine della Catena d’Argento, su tutti, non aveva perso tempo ed i suoi Cavalieri imperversavano in ogni dove, interrogando e cercando come un violento turbine. Tra tutte le città, Barge era quella che aveva reagito peggio all’imposizione della Legge Marziale, in maniera più violenta anche della Fonderia, che si era vista bloccare completamente il proprio commercio marittimo. Focolai e proteste erano spuntati come funghi a complicare il lavoro di ricerca, e tutti erano sicuri che atti vandalici sarebbero seguiti. Ma la presenza dell’Ordine sembrava mantenere le proteste a livello verbale per ora, nonostante fosse chiaro che sarebbe bastato poco, molto poco, a scatenare qualcosa di terribile.
18 febbraio 1317, Pinnacolo dell’Essenza
I pochi Congregati che si erano fatti abbastanza coraggio da origliare riuscivano a sentire poco o nulla. Qualunque cosa il Padre dei Lupi stesse comunicando al Sommo Raegor ed al Sommo Tharok era riservata a coloro che si trovavano nello studio in quel momento. D’un tratto la porta si spalancò e Sigfried uscì, reggendosi a fatica sulle gambe malferme.
“Orso! Recupera mia figlia. Ce ne andiamo.”
L’Orco Tribale corse verso la porta dal fondo del corridoio, mentre i due Sommi uscivano al seguito di Sigfried.
“Padre! Non la trovo più!”
“…Come?”
“Ecco, siamo andati a parlare con il tizio d'acqua, poi con quello di terra e poi ha detto che voleva fare ancora una domanda al mago d'acqua e non è più tornata. Ho provato a cercarla ma il suo odore si perde nelle scale di questa torre.”
“Orso, spero per te che si tratti di uno scherzo o...”
“Perdonami Sigfried.”
19 Febbraio 1317, Bacheche delle principali Città
Un messaggio viene apposto sulle bacheche, recante i sigilli del casato Nordrake, del casato Cassandra, del casato Ghim e del casato Lux Victori.
"Sia noto ai cittadini tutti,
che per meglio aiutare il rifiorire delle roccaforti di Iora e Stalia e dei villaggi di Neera e Bronia, distrutti e decimati mesi orsono per mani ignote di traditori del Ducato,
sarà prevista una ricompensa per chiunque Lavori per sostenere la loro ricostruzione durante i prossimi mesi, con intento e metodo duraturo ed umile.
La ricompensa verrà elargita alla dichiarata fioritura dei commerci dei luoghi.
Lode al Ducato!"
20 Febbraio 1317, Pinnacolo dell’Essenza
Da settimane nelle strade si sentivano sempre le stesse esclamazioni ed invocazioni:
"VIVA LEX!"
"VIVA L’ORTODOSSIA!"
Due umani borbottano e confabulano ad un angolo della strada, indicando un gruppetto di esaltati poco distante.
"Dicono che sia stato fatto un Rito Lexita sul cadavere del Sommo Raegor e che egli sia subito risorto! Si dice sia stato un miracolo dell'Argenteo! "
"Eh dai, sono le solite storie che raccontano quelli là!"
"Però è tornato davvero! E per ringraziarli, la famiglia Jerfer Lar ha donato loro delle terre!"
23 Febbraio 1317, Raaka
“Padre, che notizie portate dalla Congrega?”
“Non ripongo più alcuna fiducia in loro.”
“Cosa volete dire?”
Orso fermò l’elfo bendato, lasciando che Sigfried sparisse nella sua tenda prima di rispondere al posto del Padre dei Lupi.
“Non ora. Hati è sparita.”
“Cosa? Come? Quando?”
“Mentre eravamo al Pinnacolo. I Ritualisti della Congrega hanno provato un Rituale di tracciamento, ma senza successo. Sostengono sia schermata alla loro vista, in qualche modo.”
“Ci possiamo fidare?”
“…Vorrei poterti dare una risposta.”
23 Febbraio 1317, La Frontiera
Il punto di ritrovo per le forze degli Ordini Cavallereschi era stato designato. Ben presto il Dardo di Cobalto della famiglia Ronuà, il Bianco Riverbero della famiglia Cassandra e la Falange Ardente della famiglia Flambèr si sarebbero riuniti, formando un’unica forza agli ordini del Generale Massimo Drako Ghim, eletto tale dai Marchesi. L’obiettivo uno ed uno soltanto. Salvare Faust Nordrake e distruggere chiunque si fosse posto tra loro ed il Nobile Rampollo.
La destinazione era stata più e più volte accertata. Non c’erano ormai dubbi.
Le terre a sud ovest, oltre i confini del Ducato. Le terre che al tempo della guerra di conquista appartenevano alla Famiglia Yer. Le terre della Frusta Rossa.
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