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DICERIE - Il Morbo di Oleth
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DICERIE - Il Morbo di Oleth
27 Settembre 1316, Punta del Drago
La sala del Consiglio è animata da un'infervorata discussione. Il dibattito ha impiegato tutta la mattinata e gran parte del pomeriggio, e varie pause sono state richieste perchè gli animi si tranquillizzassero tra un intervento e l'altro.
- Sembra siamo dunque d'accordo sull'esistenza del problema.
- Solo un cieco non lo ammetterebbe.
- Era una battuta? Mi stai forse prendendo in giro?!
- Signori vi prego, non ricominciamo. Siamo qui da stamattina.
- Esatto, alcuni di noi hanno impegni altrove. A differenza di altri.
- Insomma. Non mi pare il momento giusto per comportarsi da bambini. Un'ultima sessione e saremo liberi di andarcene dove più ci aggrada.
- D'accordo d'accordo. Abbiamo isolato il problema per quanto accaduto in queste ultime settimane. Ci stiamo mettendo i bastoni tra le ruote a vicenda. E no! Non ricominciamo di nuovo con "la colpa è sua e non mia!"
- Non stavo..
- Calmi. Ora, mi sembra che l'idea comune sia quella di gestire le singole emergenze in base agli interessi primari, ma inevitabilmente arriverà un momento in cui non saremo d'accordo. Dobbiamo trovare già da subito un modo per evitare ulteriori discussioni interminabili in quei casi. Non posso sopportare troppe giornate come oggi..
- Senza contare che nel tempo impiegato a discutere, l'eventuale emergenza potrebbe degenerare. Sono d'accordo.
- Avrei un'idea in proposito.
- Oh? Questa la voglio sentire.
- Usiamo le reclute di Verdantis e Iora.
- Ti dispiace... Elaborare?
- Incredibilmente, Iora ha dimostrato che come gruppetto lavorano bene assieme, esclusi singoli screzi. E nominandoli, diciamo, "gruppo congiunto di risposta"...
- Rappresenterebbero gli interessi di ogni singola organizzazione, si mi piace. Ma dobbiamo trovargli un nome migliore.
- ...Stavo parlando io. Piantala di interrompere o ti apro in due.
- Ecco, ricominciano. Saremo qui tutta la notte, già me l'immagino.
27 Settembre 1316, Torhan
- Credo sia una pessima idea.
- Ciononostante non intendo mancare il nostro dovere. Dichiarare un Impervio ogni anno è un appuntamento che non abbiamo mai mancato, e non intendo creare un precedente oggi.
- Ma è una follia. Il Ducato sta crollando su se stesso. Siamo già impegnati in tutto il territorio per mantenere l'ordine. Non possiamo..
- Il motivo è esattamente questo. Non siamo così tanti. Ed ogni anno, per pochi che entrano, pochi muoiono. Siamo stagnanti. E in questo ultimo periodo abbiamo perso più uomini che negli ultimi quattro anni.
- Non vorrai facilitare le Prove spero!
- No, Boia. Le prove resteranno le stesse. So benissimo anch'io che abbassare la soglia sarebbe più a nostro danno che beneficio, non temere.
- Mpf. Se lo dici tu.
- E non dimenticare. Ci serve il Condannatore. Quindi meglio indire l'Impervio il prima possibile.
1 Ottobre 1316, Alabaster
Quella Notte delle Luci d'Argento sarebbe stata ricordata a lungo.
La processione notturna riempiva le strade della cittadina arroccata di Alabaster, simile ad una collana di perle luminose avvolta attorno ad una piramide nera. Un numero enorme di persone procedeva in silenzio o in mormorante preghiera, le lanterne in mano: i bagliori delle centinaia di luce azzurrine ricacciavano le ombre tra le pietre dei vicoli. Con ritmo funereo e rituale, tamburi scandivano il passo dei partecipanti. Antonio Cassandra, vestito di bianco, guidava la processione davanti al grande braciere cerimoniale, portato in spalla su un palanchino da quattro robusti guerrieri della Mano Rossa. Alle sue spalle, sul carro su cui era seduto, campeggiava un grande dipinto su tela della defunta dama Nordrake, rischiarato dalle luci di tre enormi ceri, come quella. “Non esiste vera fede che il Male possa riuscire a sconfiggere” peroravano i sacerdoti. “I miracoli della fede sono il segno che i Tre ci amano e ci aiutano.” Invocazioni ai Tre si alzavano dalla folla e dalle finestre aperte delle case degli abitanti di Alabaster: lodi alle forze congiunte del Ducato, giustizia per i retti, punizione per i malvagi, pace per le vittime della Fauce Nera a Stalia, a Neera, a Bronia, e soprattutto a Iora.
La preghiera andò avanti fino all’alba, finché ogni fedele fu persuaso che ogni stoppino fosse bruciato e ogni defunto pacificato per sempre.
1 Ottobre 1316, Avvisi esposti nelle bacheche cittadine
"Viene resa nota la decisione del Consiglio Ducale, avvenuta in data 28 Settembre 1316, di costituire ufficialmente un gruppo congiunto che rappresenti le Organizzazioni nella loro totalità, a fronte delle minacce al Ducato ed ai loro cittadini. Il designare i singoli membri di tale gruppo spetterà ai rispettivi Capi delle Organizzazioni, ergo qualsiasi milite lo desideri potrà far loro richiesta di esservi inserito. Viene inoltre reso noto che a cuore di questo gruppo e forza portante saranno posti i militi che con coraggio e spirito di sacrificio difesero il Ducato, i suoi abitanti ed i suoi territori nelle battaglie di Verdantis e Iora. Essi a loro volta intendono assicurare i cittadini tutti, promettendo intervento tempestivo, saldo e feroce laddove vengano chiamati, e ringraziano il Ducato per questa opportunità per dimostrare il loro valore."
Subito accanto, sempre nella bacheca cittadina, un altro annuncio riportante il simbolo della catena d'argento:
"Viene reso noto alla cittadinanza che per tutto il mese di Ottobre verranno organizzate le prove denominate Impervio nelle città note come:
Punta del Drago
La Fonderia
Cor Fidelis
Dùthaich
Pinnacolo dell'Essenza
La Frontiera
Torhan
Come ogni anno le prove dell'Impervio consisteranno in Corpo, Mente e Spirito, e saranno accessibili a chiunque voglia affrontarle per guadagnarsi un posto all'interno dell'Ordine della Catena d'Argento.
Si ricorda anche che l'unico requisito richiesto è professare il culto del Dogma d'Acciaio, o possedere un sincero desiderio di conversione ad esso.
Le prove nonostante la loro natura violenta non metteranno chi le affronterà in pericolo di vita, ma viene raccomandata la partecipazione unicamente a chi sia sicuro delle proprie abilità. Entrare a far parte dell'Ordine della Catena d'Argento è un dovere verso l'intero Ducato prima che un onore, e tale è essere la dedizione richiesta.
Possano gli Dei arridervi e trovarvi degni."
La sala del Consiglio è animata da un'infervorata discussione. Il dibattito ha impiegato tutta la mattinata e gran parte del pomeriggio, e varie pause sono state richieste perchè gli animi si tranquillizzassero tra un intervento e l'altro.
- Sembra siamo dunque d'accordo sull'esistenza del problema.
- Solo un cieco non lo ammetterebbe.
- Era una battuta? Mi stai forse prendendo in giro?!
- Signori vi prego, non ricominciamo. Siamo qui da stamattina.
- Esatto, alcuni di noi hanno impegni altrove. A differenza di altri.
- Insomma. Non mi pare il momento giusto per comportarsi da bambini. Un'ultima sessione e saremo liberi di andarcene dove più ci aggrada.
- D'accordo d'accordo. Abbiamo isolato il problema per quanto accaduto in queste ultime settimane. Ci stiamo mettendo i bastoni tra le ruote a vicenda. E no! Non ricominciamo di nuovo con "la colpa è sua e non mia!"
- Non stavo..
- Calmi. Ora, mi sembra che l'idea comune sia quella di gestire le singole emergenze in base agli interessi primari, ma inevitabilmente arriverà un momento in cui non saremo d'accordo. Dobbiamo trovare già da subito un modo per evitare ulteriori discussioni interminabili in quei casi. Non posso sopportare troppe giornate come oggi..
- Senza contare che nel tempo impiegato a discutere, l'eventuale emergenza potrebbe degenerare. Sono d'accordo.
- Avrei un'idea in proposito.
- Oh? Questa la voglio sentire.
- Usiamo le reclute di Verdantis e Iora.
- Ti dispiace... Elaborare?
- Incredibilmente, Iora ha dimostrato che come gruppetto lavorano bene assieme, esclusi singoli screzi. E nominandoli, diciamo, "gruppo congiunto di risposta"...
- Rappresenterebbero gli interessi di ogni singola organizzazione, si mi piace. Ma dobbiamo trovargli un nome migliore.
- ...Stavo parlando io. Piantala di interrompere o ti apro in due.
- Ecco, ricominciano. Saremo qui tutta la notte, già me l'immagino.
27 Settembre 1316, Torhan
- Credo sia una pessima idea.
- Ciononostante non intendo mancare il nostro dovere. Dichiarare un Impervio ogni anno è un appuntamento che non abbiamo mai mancato, e non intendo creare un precedente oggi.
- Ma è una follia. Il Ducato sta crollando su se stesso. Siamo già impegnati in tutto il territorio per mantenere l'ordine. Non possiamo..
- Il motivo è esattamente questo. Non siamo così tanti. Ed ogni anno, per pochi che entrano, pochi muoiono. Siamo stagnanti. E in questo ultimo periodo abbiamo perso più uomini che negli ultimi quattro anni.
- Non vorrai facilitare le Prove spero!
- No, Boia. Le prove resteranno le stesse. So benissimo anch'io che abbassare la soglia sarebbe più a nostro danno che beneficio, non temere.
- Mpf. Se lo dici tu.
- E non dimenticare. Ci serve il Condannatore. Quindi meglio indire l'Impervio il prima possibile.
1 Ottobre 1316, Alabaster
Quella Notte delle Luci d'Argento sarebbe stata ricordata a lungo.
La processione notturna riempiva le strade della cittadina arroccata di Alabaster, simile ad una collana di perle luminose avvolta attorno ad una piramide nera. Un numero enorme di persone procedeva in silenzio o in mormorante preghiera, le lanterne in mano: i bagliori delle centinaia di luce azzurrine ricacciavano le ombre tra le pietre dei vicoli. Con ritmo funereo e rituale, tamburi scandivano il passo dei partecipanti. Antonio Cassandra, vestito di bianco, guidava la processione davanti al grande braciere cerimoniale, portato in spalla su un palanchino da quattro robusti guerrieri della Mano Rossa. Alle sue spalle, sul carro su cui era seduto, campeggiava un grande dipinto su tela della defunta dama Nordrake, rischiarato dalle luci di tre enormi ceri, come quella. “Non esiste vera fede che il Male possa riuscire a sconfiggere” peroravano i sacerdoti. “I miracoli della fede sono il segno che i Tre ci amano e ci aiutano.” Invocazioni ai Tre si alzavano dalla folla e dalle finestre aperte delle case degli abitanti di Alabaster: lodi alle forze congiunte del Ducato, giustizia per i retti, punizione per i malvagi, pace per le vittime della Fauce Nera a Stalia, a Neera, a Bronia, e soprattutto a Iora.
La preghiera andò avanti fino all’alba, finché ogni fedele fu persuaso che ogni stoppino fosse bruciato e ogni defunto pacificato per sempre.
1 Ottobre 1316, Avvisi esposti nelle bacheche cittadine
"Viene resa nota la decisione del Consiglio Ducale, avvenuta in data 28 Settembre 1316, di costituire ufficialmente un gruppo congiunto che rappresenti le Organizzazioni nella loro totalità, a fronte delle minacce al Ducato ed ai loro cittadini. Il designare i singoli membri di tale gruppo spetterà ai rispettivi Capi delle Organizzazioni, ergo qualsiasi milite lo desideri potrà far loro richiesta di esservi inserito. Viene inoltre reso noto che a cuore di questo gruppo e forza portante saranno posti i militi che con coraggio e spirito di sacrificio difesero il Ducato, i suoi abitanti ed i suoi territori nelle battaglie di Verdantis e Iora. Essi a loro volta intendono assicurare i cittadini tutti, promettendo intervento tempestivo, saldo e feroce laddove vengano chiamati, e ringraziano il Ducato per questa opportunità per dimostrare il loro valore."
Subito accanto, sempre nella bacheca cittadina, un altro annuncio riportante il simbolo della catena d'argento:
"Viene reso noto alla cittadinanza che per tutto il mese di Ottobre verranno organizzate le prove denominate Impervio nelle città note come:
Punta del Drago
La Fonderia
Cor Fidelis
Dùthaich
Pinnacolo dell'Essenza
La Frontiera
Torhan
Come ogni anno le prove dell'Impervio consisteranno in Corpo, Mente e Spirito, e saranno accessibili a chiunque voglia affrontarle per guadagnarsi un posto all'interno dell'Ordine della Catena d'Argento.
Si ricorda anche che l'unico requisito richiesto è professare il culto del Dogma d'Acciaio, o possedere un sincero desiderio di conversione ad esso.
Le prove nonostante la loro natura violenta non metteranno chi le affronterà in pericolo di vita, ma viene raccomandata la partecipazione unicamente a chi sia sicuro delle proprie abilità. Entrare a far parte dell'Ordine della Catena d'Argento è un dovere verso l'intero Ducato prima che un onore, e tale è essere la dedizione richiesta.
Possano gli Dei arridervi e trovarvi degni."
Picci- Messaggi : 324
Data d'iscrizione : 04.03.14
Foglio GDR
I miei personaggi:
Re: DICERIE - Il Morbo di Oleth
5 Ottobre 1316, Raaka
- Quindi di questo ennesimo attacco di non morti se ne occuperanno quelli della Sacra Mano e l'Occhio e Spada corretto?
- Così è quanto riportato si.
- Sia. Nella zona attorno a Barge c'è poco o nulla che ci interessa. C'è altro?
- Si, una lettera da parte dell'Ordine della Catena d'Argento ed una dal villaggio di Oleth.
- Il contenuto della prima?
- Saluti, formalità, richiesta di informazioni sullo stato del Padre dei Lupi e sulle cause del mutamento. Ed alla fine la solita richiesta riguardante l'Impervio nei nostri territori.
- Per l'Impervio inviategli la solita risposta. Quanto alle informazioni... Valuteremo. Che dice quella da Oleth invece?
- Ecco... Non sono buone notizie.
9 Ottobre 1316, La Frontiera, Locanda "Il Drago Appestato"
Nella locanda, solitamente ricca di schiamazzi e risa, l'unico suono che si erge sopra lo sbatter di bicchieri e il tintinnio delle monete è il canto armonioso di un musico, che si esibisce su uno sgabello al centro del locale.
I suoi abiti dai colori sgargianti e la sua voce melodiosa catturano l'attenzione di chiunque metta piede nella vecchia bettola, facendolo sentire parte di un mondo ricco di avventure e incredibili pericoli.
Intrattiene il suo pubblico raccontando storie di vittorie e di eroi, dei caduti di Iora e delle loro nobili gesta. Li nomina tutti, senza distinzione di razza, sesso o organizzazione di appartenenza, ma è cantando dei membri dell'Occhio e la Spada, suoi fratelli e sue sorelle, che la sua voce inevitabilmente si incrina. Incanta i pochi presenti, che si commuovono e partecipano attivamente al racconto, cantando con lui e alzando i bicchieri in nome dei caduti.
Quando il bardo termina, rifiuta ogni compenso, e chiede ai suoi uditori di diffondere le gesta di coloro che a Iora hanno offerto la propria vita per un mondo migliore, per una speranza. Ed è con questo messaggio, che nel silenzio attonito dei presenti, il giovane bardo lascia il Drago Appestato, riprendendo il proprio cammino avvolto nel suo dolore per l'atroce perdita di fedeli compagni e amici di ventura.
12 Ottobre 1316, La Fonderia
- Perciò, il Rituale demonologico presso lo Specchio Azzurro è stato bloccato?
- Si, il contingente della Legione Dorata che abbiamo inviato e gli stregoni della Congrega hanno provveduto a ciò.
- Quanto ci abbiamo guadagnato?
- Questo è il resoconto.
- Eccellente. Sul problema ad Oleth ci sono nuovi sviluppi?
- La tribù del Lupo Guardiano resta ferma sulla sua posizione.
- Quindi non hanno intenzione di mollare l'osso.
- Certo che no. Sostengono che essendo Oleth nei loro territori è giusto e doveroso che siano loro ad occuparsene.
- E gli altri?
- Sia la Congrega che la Sacra Mano sostengono che il diffondersi di questo.. "morbo", come lo chiamano, sia dannoso anche per la sicurezza dell'intero Ducato, e vogliono assicurarsi che sia sanato quanto prima...o estirpato.
- Non avevo dubbi. Quelli dell'Occhio e la Spada che dicono?
- Ancora non si sono pronunciati in merito.
- Mh. Ma Oleth non è quel villaggetto dove... Ah.
- Signore?
- Sai che ti dico? Sto per dettarti una lettera. Credo sia il caso di unirci alle contrattazioni. Già prevedo come andrà a finire
15 Ottobre 1316, In una tavernaccia di second'ordine di Dùthaich
Quattro energumeni locali stanno ridendo sguaiatamente davanti al cimitero di boccali vuoti riversi sul loro tavolo, che gli altri avventori evitano accuratamente. Uno di loro ha notato e sta indicando un uomo esile, avvolto da un mantello, che sta bevendo da solo in un angolo del locale. Si alzano tutti assieme e gli si avvicinano, accerchiando il suo tavolo con una siepe di muscoli.
- Da dove vieni, fargan?
- Sei fuori zona, amico? Ti sei perso? Hai bisogno della mamma?
Silenzio.
- Sai, non ci piacciono le facce nuove. E la tua ci piace ancora meno.
- Ehi, fratelli, che Apawi mi bruci le palle se questa non è una faccia da bargiotto.
- E' vero! Dai, parla! Facci sentire il tuo ridicolo accento!
Silenzio.
I quattro si guardano. Non ridono più.
- Stiamo parlando con te, idiota. Sei sordo o semplicemente senzapalle?
- Alzati e vattene, mezzasega. O te la sei fatta talmente addosso che non riesci più a metterti in piedi?
L'uomo posa la birra e solleva un lembo del suo cappuccio.
- In realtà siete voi che non ci riuscirete più.
In un attimo, uno dei quattro viene scagliato via da una folata di vento, sbattendo contro la parete di pietra e accasciandosi. Un altro si volta appena prima di volare contro un tavolo e atterrare scompostamente su frantumi di legno e vetro.
Con un grido, gli altri due sguainano due coltelli tribali, ma una raffica di vento li travolge e li catapulta contro il calderone di minestra che bolle nel camino.
Mentre i due rotolano per terra, gridando per le ustioni, l'uomo si alza tranquillamente e deposita due monete d'argento nel palmo della mano dell'oste sbigottito.
- Per il disturbo. Ottima birra, un po' meno la compagnia.
Esce dalla porta e la notte lo inghiotte.
16 Ottobre 1316, La Caserma, Ufficio di Sarah
Notte fonda, la stanza viene illuminata solo da una candela mentre il doppio5 riflette sulla porta. Controllare l'ufficio non servirebbe, la ragazza è troppo sveglia per nasconderci qualcosa di importante e si accorgerebbe del movimento.
Ma allora.. dove cercare? no, domanda errata, non è una che registra documenti, la domanda giusta è: CHI cercare?
17 Ottobre 1316, Punta del Drago
- Siamo tutti d'accordo?
- Pare di si, anche se non ho ancora capito perché voialtri siete così interessati a..
- No no no. Non ricominciamo. Ne abbiamo già discusso. Ognuno di noi vuole intervenire nella zona ed assicurarsi che non vi siano complicazioni per il bene del Ducato.
- Hmpf. Come no.
- D'accordo. ALCUNI di noi vogliono intervenire per il bene del Ducato...
- Hmpf.
- Ora ti...
- Verrà inviato il gruppo congiunto. Ecco, semplice semplice. Ora calmatevi voi due. Che informazioni abbiamo sullo stato del villaggio?
- I nostri guerrieri per il momento stanno semplicemente controllando la zona per assicurarsi che nessuno cammini in quei territori, sia per entrare che, purtroppo, per uscire.
- Sul morbo in sé?
- Qualunque cosa sia attacca indiscriminatamente gli esseri viventi, siano essi persone, animali o piante. Purtroppo non sappiamo altro visto che QUALCUNO ha insistito perché non intervenissimo direttamente.
- Va bene va bene.. Basterà. Fidiamoci dei nostri uomini.
17 Ottobre 1316, Barge
Una piccola folla si affannava davanti ad una locanda alla periferia di Barge.
"Malìa! Malìa! Canta per me, ti prego!"
"Non ascoltarlo, Malìa! Ti do il doppio della sua offerta!"
"Largo, largo. Fatela passare."
Nel trambusto generale, un omone alto e robusto, scansava gli uomini e le donne ammassate sulla porta, aprendo la strada ad una giovane donna dai lunghi capelli neri adornati di foglie d'acero. Molti tentarono ancora di avvicinarsi a lei, ma le occhiate torve del proprietario della locanda furono sufficienti a placare gli animi.
Una volta disperso il grosso della folla, l'oste si girò verso la fanciulla, consegnandole sacchetto tintinnante alla vista del quale apparve un sorriso soddisfatto sotto il velo che le copriva parte del volto.
"E' sempre un piacere averti qui con noi, torna quando vuoi"
La giovane sorrise e cantò. Un canto soave e leggero, ma al contempo avvolgente, come il calore del fuoco nelle sere d'inverno, un canto carico di gratitudine e gioia.
L'uomo rise e la abbracciò, come si fa con i vecchi amici, per poi restare ad osservarla mentre scivolava lungo le strade ricoperte di fango, sparendo in breve alla vista.
- Quindi di questo ennesimo attacco di non morti se ne occuperanno quelli della Sacra Mano e l'Occhio e Spada corretto?
- Così è quanto riportato si.
- Sia. Nella zona attorno a Barge c'è poco o nulla che ci interessa. C'è altro?
- Si, una lettera da parte dell'Ordine della Catena d'Argento ed una dal villaggio di Oleth.
- Il contenuto della prima?
- Saluti, formalità, richiesta di informazioni sullo stato del Padre dei Lupi e sulle cause del mutamento. Ed alla fine la solita richiesta riguardante l'Impervio nei nostri territori.
- Per l'Impervio inviategli la solita risposta. Quanto alle informazioni... Valuteremo. Che dice quella da Oleth invece?
- Ecco... Non sono buone notizie.
9 Ottobre 1316, La Frontiera, Locanda "Il Drago Appestato"
Nella locanda, solitamente ricca di schiamazzi e risa, l'unico suono che si erge sopra lo sbatter di bicchieri e il tintinnio delle monete è il canto armonioso di un musico, che si esibisce su uno sgabello al centro del locale.
I suoi abiti dai colori sgargianti e la sua voce melodiosa catturano l'attenzione di chiunque metta piede nella vecchia bettola, facendolo sentire parte di un mondo ricco di avventure e incredibili pericoli.
Intrattiene il suo pubblico raccontando storie di vittorie e di eroi, dei caduti di Iora e delle loro nobili gesta. Li nomina tutti, senza distinzione di razza, sesso o organizzazione di appartenenza, ma è cantando dei membri dell'Occhio e la Spada, suoi fratelli e sue sorelle, che la sua voce inevitabilmente si incrina. Incanta i pochi presenti, che si commuovono e partecipano attivamente al racconto, cantando con lui e alzando i bicchieri in nome dei caduti.
Quando il bardo termina, rifiuta ogni compenso, e chiede ai suoi uditori di diffondere le gesta di coloro che a Iora hanno offerto la propria vita per un mondo migliore, per una speranza. Ed è con questo messaggio, che nel silenzio attonito dei presenti, il giovane bardo lascia il Drago Appestato, riprendendo il proprio cammino avvolto nel suo dolore per l'atroce perdita di fedeli compagni e amici di ventura.
12 Ottobre 1316, La Fonderia
- Perciò, il Rituale demonologico presso lo Specchio Azzurro è stato bloccato?
- Si, il contingente della Legione Dorata che abbiamo inviato e gli stregoni della Congrega hanno provveduto a ciò.
- Quanto ci abbiamo guadagnato?
- Questo è il resoconto.
- Eccellente. Sul problema ad Oleth ci sono nuovi sviluppi?
- La tribù del Lupo Guardiano resta ferma sulla sua posizione.
- Quindi non hanno intenzione di mollare l'osso.
- Certo che no. Sostengono che essendo Oleth nei loro territori è giusto e doveroso che siano loro ad occuparsene.
- E gli altri?
- Sia la Congrega che la Sacra Mano sostengono che il diffondersi di questo.. "morbo", come lo chiamano, sia dannoso anche per la sicurezza dell'intero Ducato, e vogliono assicurarsi che sia sanato quanto prima...o estirpato.
- Non avevo dubbi. Quelli dell'Occhio e la Spada che dicono?
- Ancora non si sono pronunciati in merito.
- Mh. Ma Oleth non è quel villaggetto dove... Ah.
- Signore?
- Sai che ti dico? Sto per dettarti una lettera. Credo sia il caso di unirci alle contrattazioni. Già prevedo come andrà a finire
15 Ottobre 1316, In una tavernaccia di second'ordine di Dùthaich
Quattro energumeni locali stanno ridendo sguaiatamente davanti al cimitero di boccali vuoti riversi sul loro tavolo, che gli altri avventori evitano accuratamente. Uno di loro ha notato e sta indicando un uomo esile, avvolto da un mantello, che sta bevendo da solo in un angolo del locale. Si alzano tutti assieme e gli si avvicinano, accerchiando il suo tavolo con una siepe di muscoli.
- Da dove vieni, fargan?
- Sei fuori zona, amico? Ti sei perso? Hai bisogno della mamma?
Silenzio.
- Sai, non ci piacciono le facce nuove. E la tua ci piace ancora meno.
- Ehi, fratelli, che Apawi mi bruci le palle se questa non è una faccia da bargiotto.
- E' vero! Dai, parla! Facci sentire il tuo ridicolo accento!
Silenzio.
I quattro si guardano. Non ridono più.
- Stiamo parlando con te, idiota. Sei sordo o semplicemente senzapalle?
- Alzati e vattene, mezzasega. O te la sei fatta talmente addosso che non riesci più a metterti in piedi?
L'uomo posa la birra e solleva un lembo del suo cappuccio.
- In realtà siete voi che non ci riuscirete più.
In un attimo, uno dei quattro viene scagliato via da una folata di vento, sbattendo contro la parete di pietra e accasciandosi. Un altro si volta appena prima di volare contro un tavolo e atterrare scompostamente su frantumi di legno e vetro.
Con un grido, gli altri due sguainano due coltelli tribali, ma una raffica di vento li travolge e li catapulta contro il calderone di minestra che bolle nel camino.
Mentre i due rotolano per terra, gridando per le ustioni, l'uomo si alza tranquillamente e deposita due monete d'argento nel palmo della mano dell'oste sbigottito.
- Per il disturbo. Ottima birra, un po' meno la compagnia.
Esce dalla porta e la notte lo inghiotte.
16 Ottobre 1316, La Caserma, Ufficio di Sarah
Notte fonda, la stanza viene illuminata solo da una candela mentre il doppio5 riflette sulla porta. Controllare l'ufficio non servirebbe, la ragazza è troppo sveglia per nasconderci qualcosa di importante e si accorgerebbe del movimento.
Ma allora.. dove cercare? no, domanda errata, non è una che registra documenti, la domanda giusta è: CHI cercare?
17 Ottobre 1316, Punta del Drago
- Siamo tutti d'accordo?
- Pare di si, anche se non ho ancora capito perché voialtri siete così interessati a..
- No no no. Non ricominciamo. Ne abbiamo già discusso. Ognuno di noi vuole intervenire nella zona ed assicurarsi che non vi siano complicazioni per il bene del Ducato.
- Hmpf. Come no.
- D'accordo. ALCUNI di noi vogliono intervenire per il bene del Ducato...
- Hmpf.
- Ora ti...
- Verrà inviato il gruppo congiunto. Ecco, semplice semplice. Ora calmatevi voi due. Che informazioni abbiamo sullo stato del villaggio?
- I nostri guerrieri per il momento stanno semplicemente controllando la zona per assicurarsi che nessuno cammini in quei territori, sia per entrare che, purtroppo, per uscire.
- Sul morbo in sé?
- Qualunque cosa sia attacca indiscriminatamente gli esseri viventi, siano essi persone, animali o piante. Purtroppo non sappiamo altro visto che QUALCUNO ha insistito perché non intervenissimo direttamente.
- Va bene va bene.. Basterà. Fidiamoci dei nostri uomini.
17 Ottobre 1316, Barge
Una piccola folla si affannava davanti ad una locanda alla periferia di Barge.
"Malìa! Malìa! Canta per me, ti prego!"
"Non ascoltarlo, Malìa! Ti do il doppio della sua offerta!"
"Largo, largo. Fatela passare."
Nel trambusto generale, un omone alto e robusto, scansava gli uomini e le donne ammassate sulla porta, aprendo la strada ad una giovane donna dai lunghi capelli neri adornati di foglie d'acero. Molti tentarono ancora di avvicinarsi a lei, ma le occhiate torve del proprietario della locanda furono sufficienti a placare gli animi.
Una volta disperso il grosso della folla, l'oste si girò verso la fanciulla, consegnandole sacchetto tintinnante alla vista del quale apparve un sorriso soddisfatto sotto il velo che le copriva parte del volto.
"E' sempre un piacere averti qui con noi, torna quando vuoi"
La giovane sorrise e cantò. Un canto soave e leggero, ma al contempo avvolgente, come il calore del fuoco nelle sere d'inverno, un canto carico di gratitudine e gioia.
L'uomo rise e la abbracciò, come si fa con i vecchi amici, per poi restare ad osservarla mentre scivolava lungo le strade ricoperte di fango, sparendo in breve alla vista.
Picci- Messaggi : 324
Data d'iscrizione : 04.03.14
Foglio GDR
I miei personaggi:
Re: DICERIE - Il Morbo di Oleth
30 Settembre 1316, Abiegnis, sede locale della Congrega
Due elfi sussurrano seduti ad un tavolo:
"Jaimel sei sicuro di voler andare a trovare quella lì stanotte?"
"Sì, perché? Che problema c'è?"
"Mah, non so, ho una brutta sensazione.. sai sono già in 3 che sono partiti ma non sono ancora tornati"
"Vabbè, con tutti i casini che succedono nel Ducato avranno avuto dei contrattempi, torneranno presto. Io non uscirò neanche dalle mura della città, insomma, non vedo motivo di preoccuparsi".
Dopodiché si salutarono e tornarono ognuno ai propri impegni.
Jaimel non fu più visto.
30 Settembre 1316 Raaka
Sette persone sono pronte davanti al fuoco che illumina il totem. Il chiacchiericcio pervade la piazza e domande come "E questi chi sono? non ho mai visto nessuno di loro.. che siano tutti forestirei?" sono sulla bocca di tutti.
Con un gesto del braccio il Falco getta una polvere sul fuoco. Una vampata verde smeraldo si sprigiona a semicerchio e sfiora i futuri schiavi che non battono ciglio.
Il silenzio permea ora la piazza.
"Spirito e Sangue!"
"Spirito e Sangue!"
"Questa notte 7 nuovi lupi si accingono a ricevere il loro compagno. Siete pronti a seguire la via che Gureg, Ze'ev e Apawi hanno preparato per voi?"
"Si, Per Gureg, Ze'ev e Apawi!"
"Siete pronti a dedicare la vostra vita al bene dei vostri fratelli?"
"Si, Per gli Spiriti che ci uniscono!"
"Siete pronti ad accettare Sigfried come vostro padre?"
"Si, mai rinnegheremo il nostro sangue!"
"E allora preparate a donare le vostre vite.."
Con un movimento fluido l'elfo estrae una spada dall'elsa dorata da dietro la schiena. Un fendente dentro la fiamma e questa resta avvolta attorno alla lama cambiando colore.
Uno ad uno i 7 lupi avanzano e si fanno trafiggere al petto. Ma la spada, cambiando colore di volta in volta, non lascia traccia del suo passaggio.
"Spirito e Sangue!"
"Spirito e Sangue!"
"Ora tutti voi non abbiate più timore, perchè le Iene sono nuovamente tra noi!"
10 Ottobre 1316 Cor Fidelis Biblioteca
"Cos'hai detto che cerchi giovanotto?"
"Lord Rubens mi ha chiesto di portargli tutte le informazioni possibili riguardo alle Iene della Tribù del Lupo Guardiano.. voi sapreste indirizzarmi?"
"Oh, per la gloria dei Tre, si tratta di un vero salto nel passato.. mmm vediamo.."
"Ah si, ecco qui.. Il gruppo segreto di Orfani della tribù addestrati per diventare combattenti, se non anche assassini.. con noi non sono mai stati molto chiari a riguardo.
Però stando a quanto scritto qui, sono stati completamente annientati dalla Frusta."
"Lord Rubens dice che sono tornati"
"Si, stava leggendo la lista dei membri che verrà inviata a Oleth."
"AH, beh ecco cosa succede quando viene meno il controllo del padre.Tieni ragazzo, porta subito questi libri a Lord Rubens. E che i Tre ci proteggano da quei rozzi infedeli!"
Punta del Drago
"Luigi, ma chi è quel damerino da strapazzo?"
"Chi, quello lì attorniato da tutte quelle donne? E' Jasper, un protetto dei NorDrake. Si dice che sia il migliore Bardo del ducato, o almeno, così è per loro."
"Bardo o no, la prossima volta che lo becco a dar fastidio a mia sorella gli tappo la bocca per sempre!"
Territori confinanti col protettorato della Chiesa della Sacra Mano
"Monsignore, avete più avuto risposta dai vostri Ospiti, dopo il malore subito in casa loro?"
"Mio caro discepolo, i tempi sono cupi, e sicuramente i Pollici avranno altro a cui pensare ora come ora. E un fedele dell'Ortodossia Patriarcale riconosce quando c'è bisogno di maggiore sicurezza tra le genti."
"Come siete tranquillo, Monsignore, anche dopo quell'attentato."
"Non era diretto a me, ma a uno di loro. Evidentemente troppo permessivismo ha portato e porterà ad ulteriore malcontento. Il tempo della Sacra Inquisizione dell'Ortodossia Patriarcale giungerà. Saranno loro a chiedercelo. Lode a Lex!"
"Lode a Lex, Monsignore!"
Caserma al Confine
"Hai avuto notizie di mio fratello?"
"No Colonnello."
"E ALLORA PER QUALE CAZZO DI MOTIVO SEI TORNATO???"
"Signore, non mi hanno permesso di entrare nei loro territori quando hanno saputo il motivo della mia spedizione."
"NON E' UNA SCUSA! HO GIA' UN SACCO DI ROGNE PER COLPA DEL 13-16, TI CI METTI ANCHE TU? IKKAGU, SBATTI QUESTO COGLIONE A PULIRE LE LATRINE PER DUE MESI, COSI' IMPARERA' COSA VUOL DIRE SEGUIRE UN'ORDINE!"
"Colonnello, se mi è permesso ricordarle che il soggetto non è dei nostri, ma un messaggero esterno da lei direttamente convocato. Non abbiamo alcun titolo per.."
"ALLORA ORA E' AMMESSO COME RECLUTA DELL'OCCHIO E LA SPADA. E ADESSO SBATTILO ALLE LATRINE!"
"Ehm... si Signore.... Benvenuto, vieni con me, ti mostro le latrine..."
"Ma io veramente..."
Due elfi sussurrano seduti ad un tavolo:
"Jaimel sei sicuro di voler andare a trovare quella lì stanotte?"
"Sì, perché? Che problema c'è?"
"Mah, non so, ho una brutta sensazione.. sai sono già in 3 che sono partiti ma non sono ancora tornati"
"Vabbè, con tutti i casini che succedono nel Ducato avranno avuto dei contrattempi, torneranno presto. Io non uscirò neanche dalle mura della città, insomma, non vedo motivo di preoccuparsi".
Dopodiché si salutarono e tornarono ognuno ai propri impegni.
Jaimel non fu più visto.
30 Settembre 1316 Raaka
Sette persone sono pronte davanti al fuoco che illumina il totem. Il chiacchiericcio pervade la piazza e domande come "E questi chi sono? non ho mai visto nessuno di loro.. che siano tutti forestirei?" sono sulla bocca di tutti.
Con un gesto del braccio il Falco getta una polvere sul fuoco. Una vampata verde smeraldo si sprigiona a semicerchio e sfiora i futuri schiavi che non battono ciglio.
Il silenzio permea ora la piazza.
"Spirito e Sangue!"
"Spirito e Sangue!"
"Questa notte 7 nuovi lupi si accingono a ricevere il loro compagno. Siete pronti a seguire la via che Gureg, Ze'ev e Apawi hanno preparato per voi?"
"Si, Per Gureg, Ze'ev e Apawi!"
"Siete pronti a dedicare la vostra vita al bene dei vostri fratelli?"
"Si, Per gli Spiriti che ci uniscono!"
"Siete pronti ad accettare Sigfried come vostro padre?"
"Si, mai rinnegheremo il nostro sangue!"
"E allora preparate a donare le vostre vite.."
Con un movimento fluido l'elfo estrae una spada dall'elsa dorata da dietro la schiena. Un fendente dentro la fiamma e questa resta avvolta attorno alla lama cambiando colore.
Uno ad uno i 7 lupi avanzano e si fanno trafiggere al petto. Ma la spada, cambiando colore di volta in volta, non lascia traccia del suo passaggio.
"Spirito e Sangue!"
"Spirito e Sangue!"
"Ora tutti voi non abbiate più timore, perchè le Iene sono nuovamente tra noi!"
10 Ottobre 1316 Cor Fidelis Biblioteca
"Cos'hai detto che cerchi giovanotto?"
"Lord Rubens mi ha chiesto di portargli tutte le informazioni possibili riguardo alle Iene della Tribù del Lupo Guardiano.. voi sapreste indirizzarmi?"
"Oh, per la gloria dei Tre, si tratta di un vero salto nel passato.. mmm vediamo.."
"Ah si, ecco qui.. Il gruppo segreto di Orfani della tribù addestrati per diventare combattenti, se non anche assassini.. con noi non sono mai stati molto chiari a riguardo.
Però stando a quanto scritto qui, sono stati completamente annientati dalla Frusta."
"Lord Rubens dice che sono tornati"
"Si, stava leggendo la lista dei membri che verrà inviata a Oleth."
"AH, beh ecco cosa succede quando viene meno il controllo del padre.Tieni ragazzo, porta subito questi libri a Lord Rubens. E che i Tre ci proteggano da quei rozzi infedeli!"
Punta del Drago
"Luigi, ma chi è quel damerino da strapazzo?"
"Chi, quello lì attorniato da tutte quelle donne? E' Jasper, un protetto dei NorDrake. Si dice che sia il migliore Bardo del ducato, o almeno, così è per loro."
"Bardo o no, la prossima volta che lo becco a dar fastidio a mia sorella gli tappo la bocca per sempre!"
Territori confinanti col protettorato della Chiesa della Sacra Mano
"Monsignore, avete più avuto risposta dai vostri Ospiti, dopo il malore subito in casa loro?"
"Mio caro discepolo, i tempi sono cupi, e sicuramente i Pollici avranno altro a cui pensare ora come ora. E un fedele dell'Ortodossia Patriarcale riconosce quando c'è bisogno di maggiore sicurezza tra le genti."
"Come siete tranquillo, Monsignore, anche dopo quell'attentato."
"Non era diretto a me, ma a uno di loro. Evidentemente troppo permessivismo ha portato e porterà ad ulteriore malcontento. Il tempo della Sacra Inquisizione dell'Ortodossia Patriarcale giungerà. Saranno loro a chiedercelo. Lode a Lex!"
"Lode a Lex, Monsignore!"
Caserma al Confine
"Hai avuto notizie di mio fratello?"
"No Colonnello."
"E ALLORA PER QUALE CAZZO DI MOTIVO SEI TORNATO???"
"Signore, non mi hanno permesso di entrare nei loro territori quando hanno saputo il motivo della mia spedizione."
"NON E' UNA SCUSA! HO GIA' UN SACCO DI ROGNE PER COLPA DEL 13-16, TI CI METTI ANCHE TU? IKKAGU, SBATTI QUESTO COGLIONE A PULIRE LE LATRINE PER DUE MESI, COSI' IMPARERA' COSA VUOL DIRE SEGUIRE UN'ORDINE!"
"Colonnello, se mi è permesso ricordarle che il soggetto non è dei nostri, ma un messaggero esterno da lei direttamente convocato. Non abbiamo alcun titolo per.."
"ALLORA ORA E' AMMESSO COME RECLUTA DELL'OCCHIO E LA SPADA. E ADESSO SBATTILO ALLE LATRINE!"
"Ehm... si Signore.... Benvenuto, vieni con me, ti mostro le latrine..."
"Ma io veramente..."
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