DICERIE - POST Preda e Cacciatore

Maniero Flambèr, Pinnacolo dell’Essenza, 11 Luglio 1316

-E quindi?
-Beh... Come pianificato le forze della Frusta Rossa sono state completamente eradicate da Oruga..
-Ma?
-Ma... Ma cosa, padre?
-Mi prendi forse in giro? Mi ritieni cieco e senza orecchie?
-Io non..
-Non è forse vero che le forze della Frusta sono state massacrate da spettri apparsi dal nulla? Ben prima che il resto delle forze al tuo comando si facesse avanti per finire il lavoro?
-Si, ma..
-Non è forse vero che le reclute da te tanto decantate hanno avuto bisogno dell'intervento della Catena per organizzarsi decentemente? Non è forse vero che uno Stein è morto nonostante una missione di recupero da te condotta? Non è forse vero che Lord Renio Ronuà, che pure ha portato truppe di rinforzo alla foresta, che era tuo ospite ed alleato, ora giace incosciente dopo un agguato all'accampamento principale a cui tu non hai nemmeno assistito? Non è forse vero che tu stesso hai rischiato la vita per colpa di un assassino arrivato senza problemi al tuo fianco?!
-....
-Zeno. Sei uno stratega impeccabile, e invero hai portato a termine l'obiettivo che ti eri prefissato. Ma non hai guidato, hai solo comandato. Hai ordinato, ma non hai compreso. Ti sei arrogato potere su vite altrui, ma non hai saputo proteggerle. Piccoli premi non bastano a nascondere questa inadempienza.
-Io...
-Tu ora verrai con me. Mi assicurerò personalmente che tu sia adeguatamente istruito su cosa comporta il peso del comando.
-Ma quindi, Padre... sono stato bravo?

A ovest di Dunis, 11 Luglio 1316

Una vecchia galea provata dal tempo e dai viaggi, e un galeone dal legno lucido e ben levigato erano accostate.
Il ponte tra le due navi faceva da comunicazione tra il passato e il presente, tra la fu ammiraglia e l'attuale.
-Come mai la Gloria Lexita ha preso il largo Albert? Mio fratello è venuto a farmi visita? Un Ronuà non può vivere bene se non respira un po' d'aria di mare.
-Mio Signore, sono venuto qui il prima possibile per un servizio che rendo alla casata Ronuà, la casata a cui ho sempre dato la mia fedeltà.
-Salta i convenevoli, siamo uomini di mare, cosa t'ha detto di dirmi mio fratello Renio?
Due uomini trasportarono un baule di fronte a Fernand Ronuà, per poi appoggiarlo ed aprirlo.
Al suo interno, un mantello dal tessuto raffinato del colore del mare giaceva inerme.
-Sono venuto fin qui per consegnarle questo, Marchese degli Squali.

Torhan, 11 Luglio 1316

-Sono tornati tutti?
-Lord Kainen è stato l'ultimo ad arrivare stamani.
-Bene, ci sono stati problemi?
-Si. Dei quattro drappelli inviati ai moniti, solo due hanno avuto successo. Quello comandato da Eryan e le reclute delle Organizzazioni guidate dal Comandante hanno fallito.
-Cosa? Ma come?
-Apparentemente in tutti e quattro i Moniti stava agendo un simile rituale per l'accumulo di energia negromantica, il cui effetto secondario era causare l'apparizione di spettri di defunti, pericolosi e violenti. Solo due dei quattro drappelli sono riusciti a raggiungere il focus del rituale e distruggerlo.
-E gli altri due?
-Il rituale apparentemente si è concluso e ha scaricato l'energia accumulata non si sa dove. Stiamo facendo tutto il possibile per capirlo. Gli spettri sono rimasti presenti nelle zone vicine per qualche tempo, arrivando perfino nella Foresta di Oruga mi dicono, ma a questo punto sono svaniti.
-Chi può essere stato? E cosa intende fare con questa energia magica?

Estratto dalle memorie di Rufus D'nan, Ranger

Non lo scorderò mai. Era la sera dell'undicesimo giorno di Luglio, anno 1316 sotto la grazia dei Tre. Mi trovavo in perlustrazione sulle montagne attorno alla cittadella di Alabaster. Il sole era appena calato ed ero appena salito sulla cima, la rocca di Iora di fronte a me. D'improvviso, la poca luce rimasta svanì di colpo, ed un punto luminoso apparve sopra la rocca. Mi abbagliò, quasi un piccolo sole, per poi spegnersi. Subito dopo, una nube verdastra si sprigionò da dove la luce si trovava, ed iniziò a cadere lentamente su Iora. Ricordo ancora le urla. Nonostante la distanza le udivo chiare e disperate. Durarono solo pochi minuti, dopodichè si spensero. E su Iora regnò il silenzio. Solo giorni dopo appresi che la stessa scena si era ripetuta su altri tre insediamenti. Fu la prima volta in vita mia che considerai la possibilità di andarmene dal Ducato, portando la mia famiglia con me. Al sicuro.