Costo primo live niubbi

Salve a tutti. Vorrei parlare di una piccola cosa che potrebbe prendere in considerazione il CD (ditemi se ho sbagliato sezione che non so se questa è giusta). Come da titolo, riguarda gli aspiranti giocatori che vorrebbero venire a provare il live e si ritrovano a pagare una pacca di 18 euro. Allora, se l'associazione è impostata come low cost e per "studenti" (credo), difficile che una persona che non sa ancora bene cosa sia il larp e abbia poco coraggio a provare spenda troppo facilmente quei 20 euro. Certo, i soldi servono per il materiale e l'assicurazione ci vuole...come la mettiamo? Ebbene, di proporre il "primo live gratis" mi è stato sconsigliato. Si potrebbe quindi pensare a una via di mezzo, come "primo live a metà prezzo". Parlando per esperienza, è molto più facile che qualcuno venga a giocare a un grv da zero o provare una nuova associazione se il costo è minore o nullo.
Che ne pensate?

intanto un applauso perché hai adattato la proposta a critiche già fatte.... cosa non scontata purtroppo.

Il problema non era tanto il gratis quanto "ti invito a venire tanto che ti costa" che infine creava problemi seri. Il fatto di pagare esclude quelli che vengono senza la minima attenzione, di solito nella fazione di appartenenza.

Per me lo sconto primo evento si può valutare.

Oppure si potrebbe valutare un sistema di inviti alla Google: ogni giocatore ha 3 gratuità nabbo dopo tot live. Dopo tot live i nuovi giocatori ottengono altre gratuità che sono scambiabili. (E' una sparata, forse inutilmente complessa).

Già un "primo live gratis, ma iscrizione a AD e assicurazione NO" differenzia molto da quelli che perdono tempo

Beh ma non è detto che chi invita il niubbo garantisca che poi questo non venga a fare il perditempo D: Comunque si, l'assicurazione secondo me dovrebbe essere d'obbligo, e magari o l'iscrizione, o solo parte del prezzo del live, il che mi pare meglio.

Una volta era proprio "primo live completamente gratis".

Riporto il punto di vista dell'attuale staff fantasy e delle regole vigenti per la corrente campagna fantasy. Specifico ciò perché l'associazione può effettuare diversi tipi di eventi, anche privi di quota di iscrizione: questi possono seguire altre regole e forse essere resi più adatti a eventuali esigenze di introduzione gratuita ai nuovi giocatori. A questo del resto servirebbero i mini-live o le demo organizzate nelle varie fiere: nessuno ha mai pagato nulla per tali esperienze, per quanto mi risulti, e sono state un'importante fonte di nuovi giocatori, me compreso.

Primo distinguo: la quota di iscrizione all'associazione e all'assicurazione CSEN sono imprescindibili per la partecipazione regolare agli eventi, che sono esclusivamente riservati ai soci per finalità legali e assicurative. Questa parte non può quindi essere abbonata. Inoltre, solo queste due somme sono decise dal consiglio direttivo, e solo su di esse tale ente si esprime.
Entriamo nel merito della cifra. 1 euro di quota associativa per 1 anno solare è una cifra volutamente simbolica, e non merita discussione. La quota di 7 euro di CSEN all'anno è ugualmente un importo di gran lunga trascurabile sia nell'ammortamento di un anno, sia come copertura assicurativa garantita (possiamo mostrare le tabelle in caso di infortunio), e viene interamente versata al 100% all'ente che la eroga. E' quindi illusorio assegnare tali 8 euro al primo evento: devono essere valutati e spalmati lungo una prospettiva di 365 giorni, e validi per almeno 5-6 eventi.
Inoltre, passando ad associazione culturale, AD ha eliminato la necessità di produrre un certificato medico (che costa tempo e soldi) e di incamerare contributi dai giocatori per pagare un defibrillatore, che corrisponde a quasi un anno di introiti. Tutto ciò per garantire appunto la natura "low cost" dell'associazione.

Passiamo alle quote dei live. Esse dipendono dalla singola campagna e sono decise non dal c.d., bensì dallo staff pertinente, che è vincolato solo a comunicare una stima in sede di bilancio preventivo.
Queste quote servono a pagare i bagni, le location, le attrezzature e le scenografie che sono allestite dallo staff e che utilizzano indistintamente TUTTI i giocatori, per le quali, dato che se ne possono avvalere a priori, essi sono chiamati a contribuire. Semmai, gli scrupoli per le finanze dei nuovi giocatori pare non siano dovutamente estesi a chi opera in staff, gente che nel 95% dei casi anticipa di tasca propria le spese necessarie all'organizzazione collettiva, e che si vede saldare certe spese anche 3-4 mesi dopo. Né vengono MAI addebitate ai giocatori le spese dovute a trasporti, viaggi e spese non censibili mediante scontrino giustificativo che sono legati alle finalità organizzative e che quindi dovrebbero far parte del budget degli eventi: ogni staffaro finanzia da sé il suo andirivieni prima e dopo ogni evento.
Le spese relative ai materiali di scena sono già effettuate nella massima economia, principalmente con ordini on-line puntati al risparmio e in ogni caso usando i massimi limiti delle risorse personali dello staff, che sottrae una quota non trascurabile di tempo libero allo scopo. Lo staff inoltre ha fissato un tetto massimo di 12 euro come quota live (finora mai applicato), in modo che non si possano mai superare i 20 euro al primo live.
Ogni giocatore al primo live, inoltre, può chiedere GRATUITAMENTE un'arma e un costume di scena allo staff: questi corrispondono alla vera e maggiore spesa che un nuovo giocatore dovrebbe sostenere a priori. Quindi, per due giorni pieni, ogni giocatore può provare un'esperienza di GRV in piena regola, al solo costo dovuto per la location che lo sta ospitando e per gli oneri burocratici e assicurativi che gli permettono di giocare in completa sicurezza.

Per tutte le motivazioni sopra elencate, lo staff fantasy attuale ritiene che le spese collegate al primo live siano già corrispondenti al minimo necessario per offrire un intrattenimento all'altezza del servizio e dei numero di persone partecipanti, e che non c'è margine di optare per ulteriori sconti per i nuovi giocatori.
Come tesoriere di AD, personalmente vedo lo sconto più fattibile in altre associazioni GRV non low cost, che scelgono di rivalersi soprattutto sulla quota media dei partecipanti veterani: esse possono quindi permettersi di abbonare una parte della quota ai nuovi giocatori, con lo scopo abbastanza palese di trasformarli a loro volta in un esercito di buoni pagatori regolari.

Piccola precisazione:

Inoltre, passando ad associazione culturale, AD ha eliminato la necessità di produrre un certificato medico (che costa tempo e soldi) e di incamerare contributi dai giocatori per pagare un defibrillatore, che corrisponde a quasi un anno di introiti. Tutto ciò per garantire appunto la natura "low cost" dell'associazione.

Questo perché siamo assicurati col CSEN Friuli, ed era così anche prima, il passaggio ad AC è in primis dovuto al problema defibrillatore.

Ogni giocatore al primo live, inoltre, può chiedere GRATUITAMENTE un'arma e un costume di scena allo staff: questi corrispondono alla vera e maggiore spesa che un nuovo giocatore dovrebbe sostenere a priori. Quindi, per due giorni pieni, ogni giocatore può provare un'esperienza di GRV in piena regola, al solo costo dovuto per la location che lo sta ospitando e per gli oneri burocratici e assicurativi che gli permettono di giocare in completa sicurezza.

Molto vero, ottima risposta.

Andrea, trovo giusto quello che hai detto e non lo metto assolutamente in dubbio. Tuttavia, parlo per l'esperienza che sto avendo adesso: Ho una mia compagna di classe che vorrebbe venire a giocare ma non può permettersi la botta da 20, contando che moolto probabilmente non giocherà altre volte (quindi, anche se so che serve per forza...in pratica lei dell'iscrizione non se ne fa niente xD). Stessa cosa per me, che ho la sua stessa età, solo che al contrario di lei sono una larper da più tempo quindi i soldi per le cose da larp li spendo volentieri, equipaggiamento compreso. Proprio per questo, però, io che sono una studentessa e non lavoro, devo dividere bene le spese tra larp ed equipaggiamento. Per esempio, dovevo andare a provare una nuova associazione, ma anche lì iscrizione+live sarebbero stati 20 euro. Sentendo le cattive voci che giravano, ero abbastanza incerta...poi ho scoperto che il primo live era gratis, sono andata a provare e mi sono pure divertita molto.
Altra cosa: Le demo sono ottime per presentare il grv e dare un assaggio di cosa sia...ma non è la stessa cosa. Certe demo, anche se non ne ho mai provata una, mi danno l'idea di presentare "male" il vero spirito del grv.

PS : Sciocca curiosità...ma il defibrillatore qualcuno lo sa usare? XD

PS : Sciocca curiosità...ma il defibrillatore qualcuno lo sa usare? XD

Mi pare Marco e Flavio.

io so usarlo, pure la linda.
Comunque ti posso dire che se uno ha davvero la volontà per provare il live ad un costo irrisorio come nella nostra associazione ed ha magari degli amici che già ci giocano, quei 20 euro li sborsa volentieri..alla fine son meno di 3 pizze cavolo!

Dubito che le campagne fantasy siano adatte ai giocatori occasionali, dato che sono organizzate e concepite per essere un continuum che acquista appieno un senso tramite un accumulo di informazioni ed esperienze. Non è solo la concentrazione di persone il segreto per far vivere intensamente un evento, altrimenti (ad esempio) i live di Mauro Vettori non avrebbero ragione d'essere. Penso che una campagna riesca a esprimersi al giocatore solo quando egli si impegna a formare il suo personaggio lungo una prospettiva di trame collegate fra loro.

Gli eventi one-shot, invece, sono appositamente studiati per dare un assaggio ai giocatori occasionali, e rispondono benissimo a tale esigenza. Dentro AD abbiamo valide sceneggiature da rappresentare in pubblico, come la breve "Onore tra Ladri" o la più complessa "Leggenda del Re Scimmia", oppure i vari e ottimi live one-shot di Nicola Scala (solo per citarne alcuni che ricordo, lungi da me fare discriminazioni).
Queste, se ben rappresentate, riescono a coinvolgere un rosa molto ampia di giocatori con aspettative diverse. Se la sensazione non è positiva, non è per la carenza o la forma in sé dell'esperienza, ma forse perché non viene pienamente sfruttata o supportata dal corpus dei soci giocatori, che intervengono parzialmente negli eventi di fieristici di AD.